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O.G.M. : LA MASCHERA E IL VOLTO
Walter Catalano
Giovanni Monastra, �Maschera e volto� degli OGM: Fatti e misfatti degli organismi geneticamente modificati, Settimo Sigillo (tel. 06 39722155), Roma 2002, pagg. 120, �. 10,00
Il dibattito sugli OGM, gli organismi geneticamente modificati, sembra, almeno in apparenza, molto vivo e sentito dai consumatori italiani ed europei e, finch� i trionfi bellici dell�imperialismo statunitense - reali o mediaticamente costruiti che siano - ce lo permetteranno, la resistenza e la diffidenza nei confronti di questi prodotti ingegnerizzati resta per fortuna diffusa e generalizzata. Se per� approfondissimo il discorso cercando di rilevare l�effettiva cognizione del problema a livello di massa, avremmo probabilmente la sorpresa di constatare quanto poco chiare e precise siano le effettive nozioni a riguardo da parte dell�uomo medio.
Proprio con lo scopo primario di colmare queste lacune e di chiarire molti dubbi giunge un testo informativo e divulgativo, estremamente dettagliato ed esauriente ma scritto con un linguaggio semplice e � per quanto possibile � non specialistico, come questo breve ma denso libro del biologo e scrittore Giovanni Monastra. Da anni impegnato nel campo della ricerca, e componente di importanti commissioni tecnico-scientifiche presso il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Monastra � l�autore pi� indicato a realizzare con successo un�impresa non certo semplice come quella che il volume si propone: non � infatti solo un giornalista o un divulgatore scientifico, ma uno studioso che si � occupato direttamente e professionalmente delle questioni trattate. Il lettore del volume seguendo passo dopo passo il percorso che Monastra delinea, potr� quindi avvalersi, oltre che di informazioni di prima mano, anche della non comune capacit� dell�autore di spiegare e sintetizzare, in modo efficace e stimolante, dettagli strettamente tecnici e decisamente ostici indispensabili per� per farsi un quadro completo e corretto delle manipolazioni genetiche in campo alimentare.
Un richiamo iniziale a Francesco Bacone e alla sua Nuova Atlantide - opera in cui emerge gi� pienamente la giustificazione filosofica dell�utopia tecnocratica che, in nome del sovrano potere dell�uomo sulla natura, ha inteso sostituire il naturale con l�artificiale - determina le coordinate di quell�infausta traiettoria che porta alla riduzione della vita a pura materia: �semplice somma casuale di parti, di fatto pensate tra loro indipendenti, parti che nel corso dell�evoluzione si sarebbero meccanicamente connesse a formare una realt� priva di senso e significato, non regolata gi� dalla sua origine da leggi interne e da vincoli formali e sostanziali�, e alla conseguente �mercificazione generalizzata della vita in s�. Questo paradigma tecnoscientifico nutrito di artificialismo prometeico e materialismo riduzionista diventa letale una volta associato alla potenza economica dei colossi multinazionali e sostenuto dal braccio armato dei pretoriani statunitensi. Sfatando le chimere imposte all�opinione pubblica da un vero e proprio lavaggio del cervello mediatico, il testo dimostra con esempi molto precisi e offrendo una documentazione ineccepibile, l�inconsistenza dei tre vantaggi competitivi rivendicati dai sostenitori del transgenico rispetto al prodotto agricolo tradizionale: quelli economici (maggiore resistenza, produttivit� e durabilit� del prodotto, miglioramento del suo gusto e dell�aspetto), quelli nutrizionali (accrescimento del suo contenuto nutritivo) e quelli sanitari (aggiunta di sostanze ad azione farmacologica e terapeutica). In realt� la produzione di OGM si rivela come un vero e proprio tiro di dadi che riesce solo con una percentuale di uno su mille con i vegetali e fra il 5 e lo 0,1 % con gli animali. Senza considerare poi l�estrema instabilit� di molti organismi transgenici. Chi ha interessi in questo campo si guarda bene dal riconoscerlo ma la produzione di OGM � insicura ed imprecisa nel risultato e fonte di sprechi di risorse economiche e di tempo. Inoltre una volta aperto il vaso di Pandora non si potr� pi� tornare indietro: �Infatti, a differenza degli inquinanti chimici e degli stessi farmaci rivelatisi pericolosi, le piante transgeniche [�] hanno la caratteristica, al pari di tutti i viventi, di riprodursi in modo autonomo, indipendente dall�azione dell�uomo. In altre parole, una volta iniziate le coltivazioni di OGM in campo aperto, cio� nelle condizioni analoghe a quelle di tutte le piante convenzionali, cio� naturali, � impossibile porre un limite alla loro diffusione nell�ambiente e nel ciclo alimentare�. Dimostrati i danni ambientali ed evidenziata la sicurezza �molto dubbia� degli OGM riguardo alla salute dei consumatori, viene infine smascherata l�impostura riguardo ai loro aspetti economici. La presunta soluzione del problema della fame nei �paesi in via di sviluppo� resta il paravento preferito dai paladini dell�OGM per nascondere la losca intenzione di diffondere sementi �brevettate� e �a tempo� che costringano i coltivatori � sviluppati o in via di sviluppo � ad acquistare ogni anno nuove sementi o sostanze attivanti senza le quali queste non possono pi� germogliare, rendendosi cos� interamente dipendenti dalle multinazionali del transgenico e perdendo ogni autonomia imprenditoriale e libert� dal controllo generalizzato sulla produzione e la distribuzione alimentare da parte delle aziende biotech.
I fautori principali di questo devastante bricolage da apprendisti stregoni sono naturalmente gli USA, che fra un bombardamento e l�altro in nome della libert� e della democrazia, non sono ancora riusciti ad imporre all�Europa la contaminazione definitiva del suo territorio con le coltivazioni a brevetto multinazionale che infestano ormai buona parte delle altre colonie dell�impero. Monastra per� individua un particolare meno noto e meno pubblicizzato: anche la Cuba di Fidel Castro � ultimo paese modello di resistenza anticapitalista � ha investito ampiamente le scarse risorse disponibili nelle biotecnologie applicate alla produzione locale. Si pu� forse comprendere l�illusione cubana di potersi sottrarre allo strangolamento economico imposto dall�embargo statunitense grazie agli OGM, ma certo non si pu� giustificare l�adeguamento alla stessa logica predace e pericolosa degli Yankees da parte di un paese le cui icone politiche sono considerate, a torto o a ragione, come i simboli principali della resistenza antiamericanista nel mondo e Monastra denuncia giustamente questa evidente contraddizione che sembra sfuggire a molti militanti no global.
E� forse utile puntualizzare in conclusione come l�ispirazione evoliana del titolo ed il richiamo da parte dell�autore ad un �paradigma olista e sistemico� � aspetti che hanno suscitato qualche sferzata polemica in alcuni ambienti politicamente trasversali - non impongano mai nello svolgimento del tema luoghi comuni o chiusure aprioristiche di stampo tradizionalista: Monastra � ricercatore scientifico egli stesso � non potrebbe avversare scienza e tecnologia in assoluto ma solo la loro degradazione spericolatamente faustiana e il loro asservimento alle logiche utilitaristiche di un�economia impazzita.
A questo proposito l�autore, non limitando la sua attivit� alla ricerca di laboratorio e alla saggistica, si � impegnato anche nella costituzione del Consiglio dei diritti genetici (CdG), istituzione composta da scienziati e ricercatori, filosofi e teologi, umanisti e operatori sociali, giuristi e pensatori laici e cattolici, che intende porsi come autorit� morale, culturale e scientifica indipendente ricercando e informando i cittadini sulle conseguenze dell'ingegneria genetica in tutti i campi. Il Cdg ha promosso un appello contro la diffusione degli Ogm che ha raccolto un�amplissima adesione da parte di intellettuali appartenenti alle pi� diverse aree politiche e culturali: al di l� delle differenze ideologiche personaggi come Capanna e Cacciari, Cardini e Tarchi, Fondi e Sermonti, hanno testimoniato un�identica e sincera preoccupazione nei confronti della sregolata diffusione delle biotecnologie.
L�appello, che � tuttora sottoscrivibile al sito http://www.consigliodirittigenetici.org sfata fra l�altro l�abusato e strumentale clich� che vuole gli intellettuali e gli edotti compattamente favorevoli alle modificazioni genetiche e gli sprovveduti e i profani aprioristicamente contrari: la consolante quantit� di scienziati ed economisti che hanno sottoscritto il manifesto dovrebbe bastare da sola a dimostrare l�infondatezza di questa maldestra fola propagandistica.
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