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Un'altra visione dell'evoluzione

Giorgio Serravalle

 Giovanni Monastra Le Origini della Vita, Il Cerchio-Itaca, Rimini-Castel Bolognese, 2000, p.80, L.10.000

 

 

 Questo libro puo' interessare chi � appassionato all'attuale dibattito sull'evoluzione dei viventi. Fa parte della collana L�Altrotesto, creata dalle due edizioni, il Cerchio e Itaca, e rivolta in primo luogo agli insegnanti e agli studenti della scuola media superiore, ma anche dei corsi universitari, senza per questo trascurare il lettore di media cultura. Con un prezzo contenuto e una veste editoriale agile, L�Altrotesto intende proporre un�interpretazione di fenomeni storici, filosofici o scientifici alternativa a quella normalmente imposta dalle categorie di pensiero dominanti anche in ambito scolastico.

Giovanni Monastra � un biologo ricercatore nel campo della immunofarmacologia. Autore di studi e ricerche sul sistema immunitario e sui fattori antitumorali, ha anche scritto su tematiche  di antropologia e filosofia (ad esempio, saggi su Evola, Nasr, Eliade, ecc.) e ha pubblicato un volume con il paleontologo Roberto Fondi sull'organicismo e l'olismo in ambito scientifico, dal titolo Organicismo ed evoluzionismo, Intervista sulla nuova rivoluzione scientifica (Il Settimo Sigillo, Roma 1984), tradotto in francese in una versione ampliata rispetto a quella italiana. Ne Le origini della vita presenta un quadro delle critiche al neodarwinismo, riportando sia le proprie osservazioni, sia gli studi di biologi e naturalisti europei (Portmann, Chauvin, Fondi, Sermonti, ecc,) e americani (Denton, Behe, ecc.). Viene cos� ripreso, in forma aggiornata, un discorso da tempo portato avanti da una qualificata tradizione di pensiero biologico-naturalistico che nel pensiero di Darwin e dei suoi moderni epigoni vede una delle forme pi� rigide e cupe di riduzionismo e di meccanicismo. Monastra critica l'insufficienza del paradigma neodarwiniano per spiegare il mistero della vita: la sua origine, il suo sviluppo esplosivo in epoca precambriana, il suo ordine armonico e la sua complessit� irriducibile. Secondo l'autore le mutazioni casuali del patrimonio genetico e la selezione naturale (il "caso" e la "necessit�" di Monod) sono stati mitizzati e sopravvalutati nella loro potenza creativa, anche se certamente hanno rivestito un ruolo a livello di microevoluzione. La natura nella sua totalit� non pu� essere il frutto di un gioco cieco di forze meccaniche.

A supporto delle argomentazioni contro il dogmatismo darwiniano nel libro troviamo un'utile panoramica sui vari campi della ricerca scientifica, legata al tema dell'evoluzione e della complessit� dei viventi. Infatti vengono citati i lavori degli ultimi anni, che spesso i testi scolastici ignorano, per pigrizia o per volont� di nascondere ci� che pu� creare problemi alla teoria egemone. Le origini della vita raccoglie, quindi, in modo organico e comprensibile anche per il lettore non specialistico (il quale trova in appendice al testo un utile glossario) i dati pi� recenti provenienti da discipline quali la paleontologia, la biochimica, la biologia molecolare, l'anatomia comparata, l'antropologia, l�etologia, la zoologia (tra l'altro segnaliamo due interessanti figure contenenti straordinari esempi di mimetismo animale). Tali discipline sempre meno si accordano con i dogmi neo-darwiniani che abbiamo appreso sui banchi di scuola e che troppo spesso sentiamo ripetere acriticamente in televisione o troviamo presentati come verit� rivelate in tante pubblicazioni �divulgative�.

Non � una novit� che ogni sapere scientifico possieda un�impalcatura "filosofica", magari inconscia, un retroterra che si configura spesso come una vera e propria "concezione del mondo". Il darwinismo in tal senso ha rappresentato per un secolo e mezzo la punta di lancia della pseudometafisica materialista, confondendosi abilmente con la scienza in s� e tacciando di "misticismo" o di "spirito anti-scientifico" chiunque osasse levare critiche nei suoi confronti. Uno dei meriti del libro di Monastra � proprio quello di mettere a nudo questo retroterra ambiguo e mistificatore. Va sottolineato che la posizione dell'autore si differenzia comunque, e in modo netto, da quella dei creazionisti e dei fondamentalisti religiosi che, seguendo un approccio letteralista alla lettura della Bibbia, ritengono la terra un pianeta formatosi seimila anni fa e l'uomo un essere creato direttamente da Dio e vissuto con i dinosauri! Per fornire spiegazioni convincenti, invece, si deve fare riferimento alle leggi della forma, di origine geometrico-matematica: sono esse che presiedono il corso dell'evoluzione, contribuendo a determinare l'emergere delle strutture e delle funzioni. L'autore, per�, non vuole proporre una nuova teoria (anzi in merito si dimostra molto cauto, anche se propende per una concezione archetipica e olistica del divenire dei viventi): piuttosto vuole suscitare un sano clima di dubbio fecondo, dove si possa discutere senza verit� granitiche e tab�. E cosa c'� di pi� connaturato alla scienza del libero dibattito, senza scomuniche e anatemi?

 

 

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